Lampade a risparmio energetico: come scegliere il colore della luce

by - luglio 07, 2010


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Le lampade a basso consumo energetico, oltre i molti aspetti positivi legati agli aspetti ecosostenibili, presentavano in passato l'inconveniente di produrre una luce molto "fredda", caratterizzata da quella che gli esperti chiamano 'temperatura di colore' molto alta.
Usando questo tipo di luce nelle abitazioni, ci si trovava con degli ambienti illuminati con una luce che tendeva ad appiattire i colori ed i dettagli dell'arredo, arrecando un certo disagio agli abitanti della casa.
Da qualche tempo, le lampade a risparmio energetico di nuova generazione, sono state pensate per coprire un intervallo più lungo nell'ambito delle temperature di colore, producendo così diverse sfumature di luce, da quella tradizionale più fredda a quelle più calde e ricche.

E' possibile, al momento dell'acquisto, scegliere a quale temperatura di colore si vuol far riferimento, attraverso le indicazioni presenti sulle scatole delle lampade.
Per non sbagliare, o almeno, per avere un'idea di ciò che si desidera acquistare e quale risultato si vuole raggiungere è utile conoscere alcune nozioni base di illuminotecnica.


Temperatura di colore è un termine usato in illuminotecnica per quantificare la tonalità della luce, che si misura in kelvin.



Una temperatura di colore è detta 'bassa' intorno ai 2000 K e corrisponde ad un colore giallo-arancio, 'alta' per colori nei toni dell'azzurro. Con meno di 2000 K si giunge all'infrarosso, non più visibile all'occhio umano. Con 16000 K si arriva all'ultravioletto. In generale, facendo riferimento alla psicologia umana, per luci 'calde', si intendono quelle sui toni del giallo/arancio, 'fredde' quelle che spaziano fra i toni dell'azzurro e del violetto.

Salendo attraverso le successive gradazioni, legate ai valori Kelvin, si avranno le seguenti situazioni:

■ Luce solare a mezzogiorno: 5.400 K

■ Luce d'ambiente in pieno giorno (luce diurna): mediamente, circa 6.500 K

■ Luce del cielo nuvoloso: circa 7.000 K

■ Luce di una candela: circa 1.000 K

■ Lampada domestica a incandescenza dai 40 ai 200 W: tra i 2.650 K e i 2.980 K

■ Lampada fluorescente extracalda: 2.700 K (la luce emessa da questo tipo di lampada appare di colore giallo molto gradevole e riposante)

■ Lampada fluorescente warm white (bianco caldo): 3.000 K (la luce appare di colore bianco-giallastro)

■ Lampada fluorescente white (bianco neutro): 3.500 K (la luce appare di colore bianco tendente, in modo molto lieve, al bianco sporco verdastro)

■ Lampada fluorescente cool white (bianco freddo): 4.000 K (la luce appare di colore bianchissimo)

■ Lampada fluorescente luce normalizzata (D50): 5.000 K (la luce madantoria per i processi di stampa e pre-stampa)

■ Lampada fluorescente daylight (diurna): 6.500 K (la luce appare di colore bianco argenteo intensissimo)

■ Lampada fluorescente skywhite (superdiurna): 8.000 K (la luce appare di colore argenteo quasi azzurrino)

C'è da dire che, in generale, (anche se, per convenzione, le lampade fluorescenti con 4 000 K sono denominate cool white) si parla di

- bianco caldo tra i 3 000 e i 3 500 K

- bianco neutro tra i 3 500 e i 4 500 K

- bianco freddo tra i 4 500 e i 7 000 K

Fonte: Wiki

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