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La scala, comunemente e' un elemento architettonico usato per superare un dislivello.
Risulta composta da un insieme di strutture orizzontali, posizionate a quote differenti, chiamate gradini.
Relative al gradino, sono l'alzata e la pedata, cioe' l'altezza del gradino stesso e la parte in piano su cui poggia il piede durante la salita; l'alzata e la pedata sono strettamente connesse al tipo di scala che si sta progettando e al dislivello che si ha necessità di superare.
Questi due elementi sono legati fra loro da un rapporto di proporzionalità:
2A+P=62÷64 cm
il rispetto del quale garantisce che la scala sarà comoda e agevole da usare per salire o scendere quanto più possibile.
Ogni scala deriva dalla progettazione e creazione di diversi elementi funzionali e spaziali che, oltre ai gradini, la compongono:
La larghezza della rampa e' funzione del numero di persone che si prevede possano transitare contemporaneamente; in particolare, e' utile sapere che una persona occupa per il passaggio 60 cm;
in casa la larghezza minima di una scala può essere di 80 cm ma nei luoghi pubblici ad esempio in un condominio, la larghezza minima di una rampa deve essere 0,90 cm, per consentire il transito di una sedia a ruote, e almeno 1,50 m. per consentire l’incrocio di due persone.
Inoltre, mediante rampe in successione, non è possibile superare un dislivello superiore a 3,20 m.
Per quanto riguarda i gradini, è buona norma comprendere l'altezza dell'alzata tra i 13 e i 20 cm, mentre per la pedata è consigliabile non scendere sotto i 28 cm.
Un discorso a parte va fatto per le scale a chiocciola: molto ripide, molto strette, possono occupare come minimo vano scala, un foro della dimensione di 120 cm x 120 cm.