Gli architetti non la meritano, l'equità

by - gennaio 23, 2013


La famosa Equità, salvifica parola d'ordine del governo tecnico, a quanto pare non deve riguardare i tantissimi architetti italiani, oltre 140.000, in una città neanche troppo piccola, Rimini, per fare un esempio.

11 mosse per MORTIFICARCI

Nel corso dell'anno passato sono aumentati a dismisura gli oneri che ci colpiscono in un'ottica MORTIFICANTE di un'intera categoria professionale, fino a far pensare i più che ci sia una reale volontà -premeditata- di annientare l'intero comparto dei liberi professionisti e a ridurci tutti a dipendenti di grandi società:

1. l'abolizione definitiva dei minimi tariffari:
in nome della concorrenza a tutti i costi, quando era ben chiaro dal 2006 che l'abolizione delle tariffe ha favorito solo i grossi gruppi, strutturati per offrire ribassi eccessivi pur di prendere il lavoro, naturalmente risparmiando dove si può, dipendenti e stagisti.
Pare ce lo chiedesse l'Europa, ma, caso strano, in Germania e Austria sono stati reintrodotti...

2. l'obbligo di tirocinio
non si applica agli architetti... per il momento

3. l'obbligo di formazione continua
...che non ha senso, un architetto può fare molti lavori diversi, e in generale non difetta in conoscenze teoriche quanto pratiche, come ci potrà aiutare un corso teorico?

4. l'obbligo di assicurazione
probabilmente un valore positivo, a patto di avere incarichi di una certa entità e rischio e di avere assicurazioni che diano garanzie effettivamente comparabili al costo.
Un rischio di sicuro c'è: quello di seguire il destino dei medici e vedere moltiplicate le cause da parte dei clienti... dato che tanto siamo assicurati.


5. Inarcassa aumenta
per aiutarci in questo momento di crisi la cassa architetti a ingegneri ha pensato bene di innalzare i contributi fissi minimi a quasi 3.000 € l'anno

6. la certificazione e compensazione dei crediti
I liberi professionisti non potranno beneficiare delle misure di certificazione e compensazione dei crediti nei confronti di enti locali, regioni ed enti sanitari garantite alle imprese.
PERCHE' ?!? Almeno diteci perchè!

Secondo la notizia pubblicata da EDILPORTALE, "… continua il problema dei ritardi dei pagamenti, arrivati a una media di 180 giorni. Al momento, si legge nel comunicato del Cnappc, il debito della Pubblica Amministrazione nei confronti degli architetti ammonta a 500 milioni di euro e causerà probabilmente la chiusura di molti studi"

7. mancato guadagno
I liberi professionisti non possono fare rivendicazioni per mancato guadagno come le imprese.

8. sono stati ridotti i poteri dell'ordine
al punto che in una lettera il ns presidente dell'Ordine traspariva il suggerimento che tanto vale non iscriversi all'albo.

9. eliminazione del progetto preliminare e del definitivo
Con un semplicismo disarmante, il DL Liberalizzazioni (:D) stabilisce la possibilità che, per i lavori pubblici, la progettazione esecutiva non venga preceduta dalle due fasi preliminare e definitiva, purché nel progetto esecutivo siano inclusi i requisiti previsti dalle due fasi eliminate.
Un bel regalo ai costruttori?!

10. società tra professionisti
Nel frattempo la bozza di decreto sulle STP, società tra professionisti è ferma al palo L’iter delle STP che costituirebbero una svolta per quasi 650 mila professionisti è partito all’inizio dello scorso anno con la legge di stabilità 2012 e con la Lg 27/2012 sulle "liberalizzazioni".
La bozza è rimasta però lettera morta nonostante il parere rilasciato dal Consiglio di Stato nel luglio 2012.
E dire che la Commissione Europea con Entrepreneurship 2020 Action Plan, vede Professionisti e Piccole Imprese elementi chiave al centro di una campagna europea che attraverso la semplificazione delle regole, l’internazionalizzazione e un più facile accesso ai finanziamenti mira al rilancio dell’economia e dell’occupazione per uscire dalla crisi che grava sul sistema economico dal 2008
Doh!

11. moneta elettronica
Ma con grande senso dello humor ci dicono che da gennaio dovremo anche attrezzarci per ricevere pagamenti con moneta elettronica!
Dovremo rimediare una di quelle macchinette che hanno i commercianti, in cui infilare il bancomat o la carta di credito...
Fingiamo un attimo che la cosa abbia senso, le parcelle di un architetto non sono nell'ordine delle decine o centinaia di euro e una carta di credito ha una cosa che si chiama limite di spesa mensile... che è, non ci ha pensato nessuno?


letture per amareggiarsi:
L'Etica nell'Architettura
DPR 137/2012: nuovi oneri per gli architetti
Vittime del politicamente corretto
L'architetto-ortolano
Sbloccare le Società tra professionisti, l’appello dei tecnici
Estendere ai professionisti le agevolazioni delle piccole imprese, la proposta dell’Ue

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