Parte la riclassificazione catastale degli immobili di pregio a Roma. L'Assemblea Capitolina (ex Consiglio Comunale) ha approvato la delibera che dà il via all'operazione per le case la cui rendita catastale è nettamente inferiore al valore di mercato. Lo annuncia l'assessore al Bilancio, Maurizio Leo, che ha proposto il provvedimento.
Il monitoraggio riguarderà 17 delle 283 "micro-zone" in cui è stato suddiviso il patrimonio immobiliare cittadino e sarà curata dall'Agenzia del Territorio a partire dal 30 novembre nelle zone del centro storico e dell'Appia Antica. Saranno 235 mila le unità immobiliari (abitazioni, uffici, cantine, alberghi e negozi) sottoposte a controllo, l'equivalente del 9,5% dei circa 2 milioni e mezzo di immobili presenti in città. Gli obiettivi, afferma l'assessore, sono: "ridurre gli squilibri che spesso esistono, anche all'interno di una stessa zona abitativa, tra il valore della rendita catastale e quella di mercato" e quindi "ottenere una più equa distribuzione del carico tributario".
La "forbice" tra valore reale e dato catastale, spesso molto ampia, è dovuta al mancato aggiornamento del catasto capitolini che, nato nel 1939, è rimasto pressoché invariato. Da indagini degli uffici tecnici capitolini emerge che in alcune zone, dove il valore medio di mercato è di 5.500 euro a metro quadro, il valore catastale è di poco superiore agli 850 euro.
Fonte: Comune di Roma
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