Ambasciata delle Filippine: il Consolato (5)
Un miglioramento generale delle condizioni di attesa per gli ospiti e di lavoro per i funzionari sono le linee guida che hanno guidato CAFElab nello sviluppo di questo progetto.
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CAFElab è stato chiamato a progettare i nuovi spazi del Consolato dell'Ambasciata della Repubblica delle Filippine a Roma, ormai obsoleti e assolutamente inadatti ad ospitare la grande affluenza giornaliera di utenti.
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La struttura dove trovano posto gli uffici consolari è addossata all'edificio storico che ospita l'Ambasciata, conosciuto col nome di Villa Malvezzi, presumibilmente databile a inizio '900.
Uno dei punti di partenza del progetto è stato proprio il recupero dell'identità storica di questo edificio, impietosamente dipinto di un piatto azzurro che andava a celare le modanature della facciata; durante i lavori di ristrutturazione, si è intervenuto isolando e rileggendo le partizioni architettoniche, tramite l' utilizzo un codice colore per distinguere la pre esistenza dall'intervento moderno.
L'obiettivo che ha guidato l'intervento è stato la ricerca, all'interno comunque di spazi esigui, di un layout che permettesse un miglioramento generale delle condizioni di attesa per gli utenti e di lavoro per i funzionari.
Attraverso la forma particolare del front desk, una spezzata che si snoda aprendosi verso la sala d'attesa, si è cercato di offrire il maggior comfort possibile ad ogni operatore con spazi più ampi e luminosi, maggior ampiezza delle postazioni operative ed un controllo più efficiente dei flussi di fruizione.
Come riferimento ai materiali tipici delle Filippine, si è voluto rivestire il pannello centrale dei front desk in legno di bamboo, sotto forma di tavolette prefinite montate in opera; questo particolare legno può essere considerato eco-compatibile in virtù delle sue straordinarie proprietà di rapido accrescimento, che lo portano a maturazione in tempi davvero molto brevi rispetto alle essenze tradizionali.
Immagini via www.cafelab.it
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