Da mercoledì 16 è ripartita in Senato la richiesta di chiarimenti, sulle applicazioni della Scia anche all'edilizia ed alle nuove costruzioni.
In questo momento infatti manca un riferimento chiaro per i comuni, che stanno rispondendo in modo differente alle semplificazione introdotte questa estate.
Infatti mentre alcuni comuni al posto della Dia hanno introdotto la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), alcuni uffici accettano tutte le procedure vecchie e nuove.
Hanno adottato il doppio regime, ante e post semplificazione, i comuni di Modena, Bologna, Genova, Torino, Perugia, mentre è in attesa di delucidazioni il comune di Roma, anche se in qualche municipio della città è già operativa la SCIA.
La nuova procedura è stata adottata a Verona, Milano, Napoli, Bari, Pescara e Brescia ma in alcune di queste città sarà ancora accettata la DIA.
Ad esempio invece, il comune di Firenze ha preso posizione ritenendo che la SCIA non si applichi all’edilizia, ma solo alle imprese.
Fondamentalmente si ritene che manchi un richiamo puntuale al Testo Unico (Dpr 380/2001).
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