Balletto di Roma a Monterotondo: architettura per la danza

by - novembre 17, 2025

Quando, nell'estate del 2024, ci è stato affidato l’incarico di trasformare un edificio industriale dismesso di circa 1.500 mq nella nuova sede del Balletto di Roma a Monterotondo, abbiamo scelto di partire dall’ascolto: delle esigenze della scuola di danza, del ritmo del loro lavoro quotidiano, dell’identità che questa realtà porta con sé.
Per noi di CAFElab Architetti, progettare questi spazi ha significato immaginare un luogo in cui danza, formazione e comunità potessero convivere con naturalezza.



Il cuore dell’edificio: spazi fluidi e relazioni

L'edificio originale presentava vincoli e potenzialità: una lunga parete vetrata affacciata su via Salaria — in parte oscurata da vecchi cartelloni pubblicitari e superfetazioni — e tre facciate quasi cieche con ingressi poco leggibili. All’interno, la struttura in cemento armato con ampie campate prometteva piena libertà distributiva.

L’accesso alla scuola è oggi un piccolo gioco percettivo: da un ingresso discreto si attraversa un vestibolo di altezza contenuta, per poi aprirsi improvvisamente nel grande vano centrale, uno spazio a tutta altezza che diventa cuore e bussola dell’edificio. Questo ambiente luminoso accoglie e orienta, intrecciando i percorsi quotidiani di allievi, docenti e visitatori.
Qui ogni elemento è progettato per favorire comfort e riconoscibilità: la reception centrale separa i visitatori dagli studenti, un divanetto su misura, nel caratteristico arancione istituzionale, introduce il codice cromatico che accompagna tutto il progetto.
Un portale colorato accoglie i più piccoli nelle loro aree dedicate, diventando un riferimento immediato e un segno giocoso che dà continuità a un luogo costruito sulle relazioni.

Volumi, trasparenze e visione urbana

Sul fronte di via Salaria si apre la grande superficie vetrata che ospita la sala danza principale, uno spazio ampio e luminoso, trasformabile in due ambienti indipendenti grazie alle pareti mobili. Durante il giorno, la vetrata riflette il ritmo della strada; al tramonto, si accende come una lanterna urbana, rendendo visibile la coreografia di gesti e movimenti che anima l’interno. Un dialogo costante con la città, che restituisce al contesto un frammento di vita artistica in evoluzione.

Materiali, esperienza e comunità

La selezione dei materiali risponde a criteri di prestazione tecnica, durabilità e identità progettuale. Le pavimentazioni Harlequin garantiscono sicurezza e comfort per i danzatori; l’illuminazione Disano assicura una resa luminosa controllata e uniforme, sia nelle sale sia nelle aree di passaggio.
Il risultato è un ambiente pensato per sostenere la pratica quotidiana, ma anche per diventare punto di riferimento culturale e sociale per la comunità locale.

Scheda tecnica

  • Luogo: Monterotondo (RM), Italia;
  • Cliente: Balletto di Roma SCARL;
  • Area: circa 1.500 m²;
  • Anno: 2025;
  • Attività: progettazione architettonica, direzione lavori, arredi su misura;
  • Prodotti e materiali: pavimentazioni Harlequin, illuminazione Disano.


Balletto di Roma in Monterotondo: architecture for dance

In the summer of 2024, we were entrusted with transforming a 1,500 m² disused industrial building into the new headquarters of the Balletto di Roma in Monterotondo. From the very beginning, we chose to listen— to the needs of the company, to the rhythm of their daily work, and to the identity that this institution brings with it. For us at CAFElab Architetti, designing these spaces meant imagining a place where dance, education, and community could coexist naturally.

The Heart of the Building: Fluid Spaces and Connections

The existing structure presented both constraints and opportunities: a long glazed wall facing Via Salaria—partially hidden by old billboards and additions—and three almost blind facades with barely readable entrances. Inside, the reinforced concrete frame with wide spans offered generous freedom for spatial reorganization.

Today, the entrance to the school unfolds as a subtle perceptual sequence: from a discreet access point, one passes through a low vestibule that suddenly opens into the large central hall, a double-height space that becomes the core and compass of the entire project. This luminous environment welcomes and guides, weaving together the daily paths of students, teachers, and visitors.
Every element is designed to support comfort and identity: the central reception defines flows, while a custom-designed bench in the institution's signature orange introduces the chromatic code that runs throughout the project.

A colored portal guides younger students toward their dedicated areas, becoming an immediate and playful landmark that reinforces the relational character of the building.

Volumes, Transparency, and Urban Presence

On the Via Salaria front, a large glazed façade reveals the main dance studio—a spacious, bright environment that can be divided into two independent rooms thanks to movable partitions. During the day, the glass surface reflects the pace of the street; at dusk, it glows like an urban lantern, offering passersby a glimpse of the gestures and movement unfolding inside. A continuous dialogue with the city that returns to the urban fabric a fragment of artistic life in evolution.

Materials, Experience, and Community

The selection of materials follows criteria of technical performance, durability, and identity. Harlequin flooring ensures safety and comfort for dancers; Disano lighting provides uniform and controlled illumination both in the studios and in shared areas.
The result is an environment conceived to support daily practice while becoming a cultural and social reference point for the local community.

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Cafelab è uno studio di architettura con sede a Roma. Dal 2008 ci impegnamo ogni giorno per creare ambienti unici e memorabili focalizzando la nostra ricerca architettonica sulla qualità degli spazi progettati; amiamo utilizzare materiali naturali e sostenibili come ferro, acciaio, pietra, marmo e legno e integrarli con cura con l'illuminazione.

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