Case di pietra, istruzioni per l'uso

Chi non si lascia affascinare da una vecchia casa in pietra? Le mura spesse raccontano storie di tempi lontani, così come i soffitti anneriti dal tempo...in più, il richiamo a reinterpretare queste vecchie strutture per adattarle alle necesità attuali è davvero grande!
Ma se l'atmosfera di un vecchio casale o di una vecchia cascina, che non ha mai subito ristrutturazioni, da un lato colpisce e fa innamorare, dall'altro obbliga a una seria valutazione delle condizioni strutturali dell'immobile: un'attenta indagine sullo stato delle murature e dei solai e la verifica dell'effettiva solidità della struttura, fatta da uno strutturista o da un tecnico capace, in fase di valutazione, sono da prendere in seria considerazione.

Innanzitutto occorre verificare lo stato delle pareti in pietra:
+ che tipo di trama presentano, ordinata o casuale;
+ di fronte a che tipo di tipologia muraria ci si trova, per effettuarne una datazione;
+ in che stato sono i leganti che permettono la stabilità delle pietre;
+ qual'è lo spessore murario, fattore che permette di risalire alla funzione degli ambienti; infatti, di solito, mentre le strutture murarie di stalle e fienili, alti ma ad un piano, erano più sottili perchè non dovevano sopportare particolari carichi, in presenza di ambienti usati a scopo abitativo, i muri erano più spessi e intervallati da bucature regolari, non molto ampie.

Altra verifica importante riguarda gli intonaci, o ciò che rimane di essi; in ambienti usati come abitazione sicuramente all'interno era presente uno strato d'intonaco, per una maggiore protezione delle murature, per evitare l'ingresso di piccoli animali o insetti, per una maggiore pulizia. Molte volte, se la trama muraria è ordinata e di un certo pregio, può essere interessante lasciarne alcune parti a vista, altre volte invece, specialmente se sono presenti molte lacune, è preferibile inserire le parti mancanti e coprire tutto con intonaco, bianco o colorato.

Inoltre lo stato dei soffitti è molto importante; spesso le travi esistenti risultano ammalorate, sia per il natrale degrado del legno sia per la presenza di agenti patogeni.
In questi casi i soffitti diventano inadeguati per sopportare i carichi; dunque, è opportuno far esaminare da un tecnico le strutture per capire cosa mantenere o cosa sostituire, se restaurare e risanare o sfilare e inserire nuovi elementi, usando preferibilmente legno o metallo, ed evitando il cemento armato, che mal si adatta alla flessibilità di questo tipo di strutture.

In ultimo, un discorso a parte meritano le pavimentazioni: se si è fortunati, è possibile riscontrare pavimenti in cotto, anche ottocenteschi, di un certo pregio e sicuramente di molto fascino.
Una possibile soluzione: dove presente, in caso di rifacimento tetto, è possibile sfruttare le pianelle in cotto per realizzare una pavimentazione di sicuro effetto!
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